Dopo dieci anni di agricoltura integrata, Cascina Cà Granda di Busca (Cuneo) ha intrapreso un nuovo percorso verso la produzione biologica, una scelta che riflette l’impegno per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Il processo di conversione, stabilito dalla normativa in tre anni, permetterà all’azienda di commercializzare i propri prodotti con la dicitura da agricoltura biologica” a partire dal 2026.
"L’agricoltura biologica è un metodo di produzione che non utilizza sostanze chimiche di sintesi, conserva e migliora le caratteristiche del suolo e rispetta le forme di vita e gli organismi utili" afferma Roberto Fusta, titolare dell’azienda. Questa filosofia di coltivazione prevede l’assenza di OGM e sostanze chimiche, favorendo invece compost, letame e la rotazione stagionale delle colture. Inoltre, pratiche come la pacciamatura, ossia la copertura del terreno con erba fresca o fieno, contribuiscono a proteggerlo termicamente e a contrastare la crescita di erbe infestanti.
L’adozione dell’agricoltura biologica richiede il rispetto di rigorosi requisiti normativi, definiti nel regolamento europeo, e la certificazione può essere ottenuta solo dopo un attento processo di controllo condotto da organismi autorizzati. “Ogni azienda che desidera praticare il biologico deve sottoporsi a verifiche costanti – spiega Fusta – e il marchio ufficiale dell’Unione Europea viene rilasciato solo dopo un’attenta analisi del rispetto degli standard”. Dal 2025, Cascina Cà Granda sarà monitorata dal CCPB, organismo di certificazione specializzato.
Questa transizione rappresenta un passo importante per l’azienda e per il settore agricolo italiano, rispondendo a una crescente domanda di prodotti più naturali e sostenibili. Il futuro dell’agricoltura guarda sempre più alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute del consumatore, e Cascina Cà Granda è pronta a fare la sua parte.
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